E’ lo zucchero e non il sale il vero nemico della pressione alta

Perchè stimola l’ipotalamo provocando l’aumento del battito cardiaco.

Da una ricerca Usa, guidata dal Saint Luke’s Mid America Heart Institute in Kansas City e pubblicata sulla rivista American Journal of Cardiology, emerge che lo zucchero sembrerebbe avere, anche in virtú di studi svolti su larga scala, una correlazione molto piú stretta del sodio con la pressione alta, perchè se assunto in quantità  elevate stimolerebbe un’area del cervello chiamata ipotalamo, che provocherebbe a sua volta un aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna.

In particolare, ad essere messe sotto accusa dagli studiosi sono le bevande gassate zuccherate di cui si fa spesso un largo consumo, responsabili secondo i dati della ricerca di picchi di ipertensione che portano a un’estrema quanto pericolosa variabilità  nella pressione arteriosa, che puó aumentare anche le possibilità  di andare incontro a un infarto. Secondo il dottor James Di Nicolantonio, che ha condotto lo studio, “già solo per questo lo zucchero deve essere considerato un predittore di rischio cardiovascolare, per questo bisognerebbe consigliare a chi soffre di pressione alta di tagliare lo zucchero e non il sale”.

Secondo quanto emerso dalla ricerca i cibi con basso contenuto di sodio sarebbero in sostanza una “trappola”, perchè il nostro organismo alla ricerca di quantità  giuste di questo elemento, sarebbe portato a mangiare di piú. “Prendiamo le patatine fritte senza sale, se siamo portati a mangiarne di piú perchè il nostro organismo è alla ricerca di livelli ottimali di sodio, che benefici possono portare alla salute grandi quantità  di carboidrati raffinati e oli trattati?”.

Fonte: ANSA

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