Caffè verde e pressione sanguigna

Si sente spesso parlare di caffè verde, ma non tutti sono a conoscenza di cosa esso sia realmente e in cosa si differenzi dal caffè che conosciamo.

Il green coffee è il caffè crudo, cioè non tostato, ma semplicemente essicato. Contiene preziosi elementi, come polifenoli, tra i quali l’acido clorogenico, vitamine e minerali. I polifenoli sono importanti nel nostro organismo in quanto, una volta assimilati, interagiscono con la nostra biochimica attivando e regolando numerosi aspetti funzionali, compreso il sistema cardiovascolare. A questo proposito, l’Institute for Scientific information on Coffee (ISIC) segnala la ricerca scientifica “il consumo di caffè verde riduce la pressione sanguigna e la composizione nel sangue” pubblicata sulla rivista BioMed Research International (2014 ID 482704).

Si tratta di uno studio pilota condotto su un campione di individui sani, ai quali è stato richiesto di consumare, per due settimane, caffè verde e caffè nero, per esaminare i diversi effetti sui maker cardivascolari. Dopo ogni consumo sono stati analizzati una serie di parametri tra cui la pressione sanguigna, l’elasticità  delle arterie e i valori del cortisolo escreto con le urine. Le evidenze hanno mostrato che la pressione sistolica del sangue e l’elasticità  arteriale si erano ridotte sensibilmente, oltre all’indice di massa corporeo e il grasso addominale senza avere variato l’assunzione calorica di energia. Inoltre, il livello di cortisolo/cortisone, indicato dall’enzima beta-HSDI è risultato ridotto dopo l’assunzione di caffè verde. Questi risultati suggeriscono che il caffè verde possa giocare un ruolo benefico nel ridurre i fattori di rischio cardiovascolare.

Fonte: Ingredienti alimentari

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